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VIAGGIO NOVEMBRE 2012

Sembra la corrida del pargo ?
Ma in realtà il mese in cui il pargo si avvicina a riva in branchi di migliaia di esemplari è il mese di Maggio, ma quest'anno sono rimasto stupito dalla pesca dai ponti, pargo pargo pargo a ripetizione, questo stupendo pesce simile al nostro dentice pagro, ma della famiglia dei Caribean Red Snapper, che a sua volta in Cuba si differenzia in 4 specie diverse, molto ricercato per la sua carne bianca e delicata è uno dei migliori pesci commestibili a Cuba.
Questo eccellente predatore simile a un grosso e tranquillo pesce rosso, si nasconde dietro a pietre o resta immobile per poi sferrare attachi veloci e micidiali a piccoli pesci, aragoste, e gamberi, dai ponti ingannati da nostri artificiali (x-rap saltwater HH rosso 14 cm. atificiali da me colorati bianchi testa rossa, in ponti con acqua bassa e x-rap magnum HH 14 cm. in ponti con acqua alta) quest'anno ci hanno regalato diverse giornate divertenti e ricche di catture.


In questo periodo invernale la massima attività di questo predatore era nelle ore più calde, nella tarda mattinata o nelle prime ore del pomeriggio in primavera invece all'alba o al tramonto, con i miei compagni affascinati da questo predatore abbiamo battuto i ponti alla ricerca di questi predatori incappando più volte anche in discreti carangidi e snook.


Abbiamo avuto parecchie abboccate di grossi tarpon in uscita dai ponti verso il mare aperto, ma questo pesce che è il più sportivo e ambito da tutti i pescatori è  un paio di anni che preferisco non pescarlo, non avendo doti culinarie, che di solito servono per sfamare gli amici cubani, anche cercando di catturarlo con la massima attenzione  per scattare una foto, essendo un pesce molto delicato, ne pregiudica la vita, pertanto ci accontentiamo di vederlo saltare un po, poi lasciando il filo molle e si slama da solo.
Unico mio rammarico è che per questioni di orario, e su richiesta del gruppo non abbiamo mai pescato all'alba e al tramonto, i due momenti che preferisco in assoluto, al mattino quando dal buio si passa alla prima luce dell'alba è uno spettacolo vedere il risveglio della  natura, abbiamo così tralasciato il pesce da me preferito la grossa cubera, negli anni scorsi non era raro vedere tre o quattro gigantesche cubere in caccia un vero spettacolo, in diretta dall'alto del ponte, ho visto la tecnica di questo predatore, che assomiglia a quella dell'orca marina, dal basso con un primo attacco colpisce il pesce con tutta la sua potenza con una tremenda musata facendolo uscire letteralmente dall'acqua, il pesce ne resta intontito, e annaspa, al secondo passaggio non ha scampo, viene letteralmente inghiottito dalle sue tremende fauci. 
Tutti i componenti del gruppo Andrea, Sandro, Giovanni, Maurizio, Antonio ed io siamo rimasti comunque soddisfatti dalle catture abbondanti dei pargo, pesci più piccoli, ma divertenti, a spinning, dall'alto dei ponti vedere gli attacchi veloci ai nostri artificiali è stata una vera goduria.




Per quanto riguarda il vertical jigging non si è pescato come previsto, le nostre uscite si sono ridotte, a un uscita di otto ore e una di quattro ore con un mare non per tutti ma nemmeno eccessivo, l'equipaggio composto anche da non pescatori che dovevano curare il servizio fotografico, è stato preso dal mal di mare, non do mai consigli ma per le persone che ne soffrono, la prima regola è prima di salire a bordo di prendere una pastiglia o cicca di xanamina o mezza di tinset un antiallergico della medesima composizione, la sera precedente alla pesca, vietato gozzovigliare o bere rum, se non in modica quantità, a colazione evitare il caffè, ma mangiare qualche biscotto o del pane, pena una giornata infernale per chi poi starà male in barca.
Seppur nelle due uscite siamo rientrati prima del previsto le catture nel primo giorno dei tre pescatori supestiti, non sono state male considerando il mese di novembre, Andrea e Maurizio effettuano delle buone catture iniziando con una bella cernia e una riccioletta seguita da pargo, Sandro cattura un ronco blanco poi molla, io catturo un barracuda e qualche pargo, ma è a 100 mt. mentre ne sto recuperando uno che improvvisamente parte la frizione, e faccio fatica a temermi in mano la canna, la mia Jig-vrex 400 che non e un fuscello è impegnata all'inverosimile, ma almeno questa non mi esplode tra le mani come gia successo a canne più leggere, ho sentito pesci da 50 kg. ma questo è sicuramente più del doppio, è scatenato lo seguiamo e lo lavoro per 15 minuti, ma mi distrugge i ginocchi contro le paratie e ho la schiena a pezzi è scatenato, mi da il cambio il mio amico marinaio molto prestante, ma dopo 15 minuti anche lui sente la fatica, in mezzora l'abbiamo alzato solo di 50 metri, mi riprendo la canna e comincio a lavorarlo ma il filo si spezza, dall'abrasione del naylon del 100 da sessanta kg. capiamo che un grosso squalo si è mangiato il pargo che avevo attaccato, peccato perchè era allamato bene, ma la sua ruvida pelle come carta vetrata ha consumato letteralmente 50 cm. di nylon.
Io un po deluso e molto stanco, peschicchio, i miei amici catturano ancora un po di pesci Andrea un King macherelle di grandi dimensioni,




Nella seconda uscita, con mare più intenso i fotografi Massimo e Danilo abbandonano il campo e i pescatori si riducono via via a volte mi segue Sandro che con i suoi 73 anni medaglia al merito resiste e cattura due pargo e un roncho blancho, Antonio peschicchia ma demoralizzato non è troppo convinto, io totalizzo sei catture, un bel albacora, 2 cernie, 2 pargo, e una riccioletta, anche qui per le condizioni del mare e dell'equipaggio torniamo al porto in anticipo.



Sicuramente il mese di novembre, come per l'anno precedente, non è il più adatto per la pesca a vertical jigging, mare grosso, poco pesce e troppi squali, sicuramente visto l'esperienza di questi ultimi due anni i mesi invernali sono da evitare, i pesci al cayo prediligono il caldo e il mare semicalmo come tutti i Cubani.