Centrato
in pieno l'obbiettivo di Luigi il neofita, anche lui come noi
effettua abbondanti catture, ma sopratutto cattura barracuda tanto che
un giorno lo incoroniamo re della Picua (Barracuda)
Incentivato da tante catture, decido di
sperimentare la mia famosa
manghera, a vertical jigging, vi domanderete la manghera a vertical
jigging ??? Si la manghera a vertical, alzo leggermente
l'ultima ancoretta e nell'ultimo anello della catenella inserisco un
piombo a goccia da surf casting da 200 gr. fluorescente verde, ora la
mia manghera pesa circa 260 gr. solo a vederla già capisco che il primo
barracuda che passerà di li sarà irresistibilmente attratto, lancio e
la mia manghera, è in proiettile che raggiunge il fondo in un
istante, provo due o tre calate sul fondo, nulla, comunque non fa un
grande attrito con la mia canna potente si manovra benissimo, ora provo
più a galla se è gradita dal nostro barracuda, dò degli strappi verso
l'alto per farla muovere un pò ed è subito strike, come volevasi
dimostrare a galla arriva un bel barracuda, la mia certezza è stata
confermata, ma essendo avverso al barracuda a vertical, vuoi per lo
stillicidio di artificiali ,in questa vacanza una ventina persi per i
loro affilati denti, evito sempre di giggare negli ultimi metri e non
continuo anche perchè il risultato è scontato.
Girano
a galla delle grosse lampughe, anche da due metri, sono le più
grosse che ho visto al cayo, lanciamo d'istinto il vertical, solo una
lo punta decisa, ma nel monento decisivo lo scarta, proviamo a fare un
po di traina per vedere se la velocità dell'artificiale e di stimolo,
trainiamo con pesci colorati e dei Kona, i risultati sono i soliti
barracuda e la perdita di un atificiale in un momento di distrazione
anche se armati di terminale in acciaio il solito barracuda ha mancato
l'esca e sicuramente ha preso il filo, visto i risultati infruttuosi
torniamo al nostro vertical, abbandonando la pesca alle lampughe, dopo
varie giggate sul fondo mi fermo a 15 metri per un attimo di pausa, e
qui sento una tremenda botta e il pesce passa come un razzo sotto la
barca, è incontenibile in un attimo mi sfila 200 mt. di filo, grido a
Felix il capitano accendi il motere e inseguilo, mi rimanevano solo 75
metri di filo e a poco a poco riesco a riavvolgere, mi sento sicuro
perchè questo vertical è montato oltre che con un buon amo anche con
una grossa ancoretta ovner, il pesce viaggia per 10 minuti a una
velocità pazzesca e ad un tratto non sento più nulla, recupero e quello
che ritorna è un vertical a forma di boomerang, piegato in modo
pazzesco, ma la cosa incredibile e che era talmente sfibrato che
sembrava
di gomma e non più di metallo, controllo il filo di acciaio degli ami,
non era minimamete piegato, penso che il pesce che sicuramente per la
velocità con cui nuotava, poteva essere una grossa lampuga, teneva il
gig serrato nella bocca senza essersi impigliata negli ami, e quando si
è stufata ha mollato la preda.
Una buona giornata è stata anche
quella delle cernie dove ne
catturiamo ben nove di cui 5 ne cattura Luigi con un artificiale rosa e
bianco particolarmente gradito a questo genere di pesci,
dall'ecoscandaglio peschiano dai 40 a 50 metri, e Luigi trova un punto
ricco di cernie e totalizza una cinquina di begli esemplari, io dal
canto mio non mi faccio pregare e nella giornata catturo 10 pesci di
degno rispetto di cui tre belle cernie, finiamo la giornata tenendo 19
pesci, gli
altri li rilasciamo anche perchè il
pozzetto era stracolmo, per un totale ci
circa 150 kg. per la felicità di marinai e amici
che divideranno il pesce.
Iniziamo
la pesca dai ponti, nella prima giornata è proprio Luigi il
neofita a darci una sonora lezione, nella mattinata io e Luigi
catturiamo solo dei parghetti di piccole dimensioni, ma Luigi memore
dell'esperienza dell'anno precedente che gli ha insegnato molto, mette
un bel pesciolino rosato e bianco colori graditi al pargo, dotato di
una buona paletta, e lascia uscire in scia alla corrente 240 mt.
di filo, dopo pochi metri di recupero è subito strike, dalle
ripetute fughe si vede subito che è un pesce di ottime dimensioni, dopo
una decina di minuti il pesce cede, è un bellissimo pargo che surclassa
le nostre piccole catture.
Nelle
altre giornate, dove facciamo delle puntate al ponte alla mattina
e alla sera, è un ripetesi di catture, alla mattina grossi tarpon
attaccano l'esca ma o si slamano o spaccano il nostro terminale, sono
veramente indomabili, e noi non li peschiamo troppo convinti, perchè il
tarpon è un pesce coriaceo nel combattimento, ma troppo delicato per
prenderli da sotto le rocce del ponte, per poi rilasciarli, gli
arrecheremo danno.
Ci
dedichiamo a pesci meno delicati come cubere, pargo, jack crevalle,
per la prima volta catturo anche una cernia di piccole dimensioni, le
giornate scandiscono con buone catture è con il solito stillicidio di
artificiali dove i pesci non riusciamo neanche a vederli, sicuramente
le foto di questo reportage non rendono merito a tutte le nostre
catture, ma da buoni pescatori capirete che è difficile lasciare
l'impugnatura della canna, per imbracciare una macchina
fotografica.