VIAGGIO APRILE 2014
Quest'anno
il viaggio primaverile è
stato organizzato per due gruppi, distinti, in Aprile il mio amico
Luigi, guida di pesca dell'associazione Jaint Pike dell'Aquila dopo
vari viaggi di pesca effettuati con me, ha imparato tutti i
segreti della pesca al Cayo S. Maria, con i suoi amici Germano e
Alessandro hanno cominciato a pescare nei primi giorni di Aprile,
trovando un clima ideale caldo e estivo, nonostante negli altri anni ho
sempre
preferito la seconda metà di questo mese per le condizioni climatiche,
ma il tempo al Cayo è diventato davvero imprevedibile.
Li ha poi raggiunti Silvano appassionato pescatore di Branzi titolare del negozio di sport del paese, frequentatore dei laghi alpini della provincia di Bergamo, un po stufo di pescare trote e salmerini ha voluto misurarsi con i potenti pesci tropicali del Cayo. Il gruppo consigliato da Luigi si è ben mosso nelle sessioni di pesca sia dalla barca che dalla riva, in un uscita in barca si sono aggiunti tre nuovi amici conosciuti a Cuba e appasionati pescatori, che erano andati a pescare al Cayo con le indicazioni del mio sito, Raffaele che ha un negozio di pesca a Pompei in provincia di Napoli e Antonio e Davide. |
Il
gruppo si è veramente divertito
nelle uscite in barca, trovando quella brezza che spinge la barca senza
troppo velocizzarla, hanno catturato le più diverse specie di pesci al
Cayo, e con varie rotture di grossi pesci, il vero mattatore delle
uscite è Luigi che riesce a catturare la
prima cubera a vertical jigging, che a molti di noi ricordano la
fuga
innarrestabile verso la tana, nonostante la frizione del nostro
mulinello era completamente serrata, la cubera scatta con velocita
incredibile per sferrare il suo violento attacco, catturata la preda
torna immediatamente nella sua tana, con irrimediabile rottura di
anelli da 190
lb o rotture di terminali da 60 kg. come se fosse burro.
Luigi riesce a contenere la prima fuga, la più micidiale della cubera, disorientandola, non trovando più la tana la Cuberai impegna non poco il nostro Luigi che viene aiutato da Germano nelle fasi sfinali , dopo ripetute fughe si arrende e arriva verso la barca, impresa veramente degna di nota, perchè un conto è prendere una cubera a trolling o a spinning dove per inseguire la preda si allontana di molti metri dalla sua tana, ma a vertical jigging il nostro artificiale cadendo sul fondo quasi entra nella sua tana, dove rientrando la cubera si pianta aprendo la sua pinna dorsale e laterale diventando un tuttuno con la solida roccia. Non contenti, Germano riesce a catturare una bella ricciola e Luigi uno squaletto di raggurdevole dimensioni, meritandosi il titolo di Los Matadores. Grande
è
l'entusiasmo di Silvano, che ha catturato diversi pesci dalla barca,
partito con l'incertezza di non catturare nulla, con una mia
breve preparazione teorica di una giornata a casa mia, e la pratica
effettuata da Luigi sul posto si è estremamente divertito, superando
brillantemente lo scotto che di solito paga chi per la prima volta
viene al Cayo non preparato per questo genere di pesci estremamente
combattivi.
Il gruppo si è divertito anche nella pesca da terra effettuando diverse catture, mentre Luigi recupera un piccolo jack a quattro metri dalla riva, una tremenda Cubera azzanna il pesce tranciandolo in due. Stimata da Luigi sui 25 kg. viene poi catturata dal mio amico Gianni in Maggio e pesata è 23 kg. Il gruppo in una sera spettacolare intercetta un grosso branco di Tarpon, che mangia gamberetti sotto la riva, a due metri di distanza, è una serata memorabile, quasi saltano sulle rocce, i ragazzi allamano circa 20 tarpon a testa, perdendo 6 artificiali, ma riescono a catturare tre Tarpon, per poi rilasciarli. La mattina seguente di buon ora Raffaele, attacca un pesce enorme, incontenibile, nella sua fuga innarrestabile, brucia completamente la frizione del mulinello, per poi stappargli completamente il trecciato. Davide invece pescando a surf casting, con un grosso pezzo di pesce cattura una bella cubera. |