foto1



VIAGGIO OTTOBRE 2013
LA CORRIDA DEL SABALO

Questo viaggio a fatto tra la fine di Ottobre e inizio Novembre è stato improntato proprio per la cattura del Sabalo, così come chiamano il Tarpon i cubani, questo pesce che per me è il più competitivo catturabile a spinning, fiero e tenace  non è mai vinto, con i suoi spettacolari salti non da mai nulla di scontato, saltando con potenti colpi di testa di solito riesce a slamarsi ,spaccare gli artificiali, o a rompere trecciati da ottanta libbre come se fossero burro.

In questo periodo i Tarpon si radunano  all'imbrunire sotto i ponti per aspettarre il pesce foraggio di cui sono ghiotti, a differenza dell'estate in cui preferiscono i gamberetti che porta il movimento della marea, in questo periodo è facile ingannarli con artificiali, dalle sfumature metalliche, funzionano sempre i bianchi testa rossa, e artificiali con paletta metallica di piccole dimensioni, o di colore argento, la luce della luna sul metallo, riflettendo da a loro la sensazione di un piccolo pesce argentato in difficoltà, gli attacchi sono decisi e irruenti a differenza della primavera dove mangiano svogliati i più morbidi gamberi, ma è proprio nella stagioni invernali che si effettuano tante catture.
In questa stagione i tarpon arrivano anche a due metri ma con questi esemplari non c'è storia, se non si slamano o spaccano, con la loro potenza si dirigono sotto i ponti per poi riuscire nel senso contrario e se non vuoi rompere la canna sei costretto a tagliare il filo.
Quest'anno i due Luigi e Marco vogliono riprovare l'emozione di avere un cavallo imbizzarrito attaccato alla loro canna, nonostante evito sempre di catturare questo pesce per la sua delicatezza, per due giorni ci dedichiamo a loro, nel momento di alcune catture, effettuo acune foto prima del rilascio per testimoniare l'avvenuta cattura, ma nei primi due giorni è un susseguirsi di catture, distruzione di artificiali, slamate all'ultimo salto, un vero divertimento.




Anche Gianni e Maurizio hanno un bel da fare con questo pesce, pur perdendone una grande quantità per rotture e slamate riescono  a catturare alcuni esemplari, ma il divertimento con il sabalo è sempre assicurato.

Nei giorni seguenti abbiamo programmato due uscite in barca, ma la sorte non ci premia, nella prima uscita con vento teso la barca procedeva troppo veloce, ma lo scarroccio ci ha regalato delle discrete catture, la difficoltà era poi ritrovare il punto giusto senza passare troppo veloci, comunque le catture non mancano, con parghi perro degni di nota , alcuni mero, parghi di piccole dimensioni e barracuda, che stranamente sono diventati rari come l'oro, questo fatto mi ha fatto veramente preoccupare, perchè se non mangiano i barracuda al cayo c'è veramente qualcosa che non va, nella seconda con una calma piatta un primo king Macarelle chiamato dai cubani Sierra mi fa ben sperare, ma proviamo e riproviamo, la barca è completamente ferma, già provato in aprile, quando non c'è un bava di vento e la barca è ferma il vertical jigging è inefficace.
Siamo costretti a muoverci continuamente per catturare qualche pesce qua e là, unica nota positiva,  la cattura per la prima volta di due pargo di profondità che a differenza del normale rosso sono di un marrone scuro.








Non soddisfatto delle uscite in barca, voglio dedicarmi al vero scopo di questo  viaggio, fare delle belle foto ai Tarpon nel momento della cattura, all'alba, con una luce sufficente per immortalarli nei loro poderosi salti, inoltre una cattura effettuata nei primi giorni di un pargo attaccato da un grosso predatore, mi fa capire che probabilmente i grossi predatori stanno sostando in acque bassissime, ecco forse il perchè a vertical dove abbiamo pescato dai 25 ai 125 mt. non abbiamo effettuato catture rilevanti, mentre sui ponti troviamo un massimo di 10 mt. ma con i nostri poderosi mulinelli caricati con 400 mt. di trecciato arriveremo là dove i grossi predatori aspettano.

Purtroppo la malasorte è protagonista del nostro viaggio, nonostante nelle case particular dove andiamo si usa solo acqua minerale in fusti da 5 lt. per fare da mangiare o succhi di frutta ecc. in una serata di festeggiamenti con gli amici, abbiamo perso di vista le regole fondamentali, mai bere cose con ghiaccio o non sigillate, in posti che non si conoscono, un moito traditore ha rovinato le nostre vacanze, prima Luigi non è stato bene, subito l'ho seguito io, poi Marco e Luigi, provati da giornate pesanti, non ce la siamo sentita di alzarci all'alba per andare a pescare, e chiudiamo la nostra battuta di pesca optando per una vacanza relax in un hotel su una bella spiaggia.
Gli amici Maurizio, Gianni e Sandro non colpiti dal moito traditore, proseguono con qualche giorno di pesca dai ponti in relax nel pomeriggio, anche se in genere l'orario migliore è l'alba o il calar del sole,  ma effettuano delle discrete catture.