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NOVEMBRE 2017
Questo mio viaggio a fine Novembre è stato organizzato per vedere Cuba dopo l'uragano Irma, e non ho portato pescatori, perchè dalle notizie non si capiva se il governo cubano riusciva a ripristinare i danni prima dell'arrivo dei turisti nell'alta stagione.
Già all'arrivo all'Havano ho capito che la situazione era ripristinata, le auto circolavano regolarmente sul malecon, anche arrivando a Remedios non ho rilevato danni al paese, a Cabbairien qualche casa fatiscente era crollata, ma generalmente mi sembrava tutto a posto, il passaggio si notava perche nelle campagne c'era una grande quantità di alberi giganteschi caduti, che mi poteva far immaginare la furia de vento che ha toccato i 300 km. orari.
Quello che più mi interessava era il Cayo Santa Maria, ma come sono arrivato ho visto che i Cubani sono stati di parola, in due mesi l'esercito ha fatto il lavoro che non ha fatto in due anni al Cayo Santa Maria, fuori dal piazzale dell'ingresso una trentina di ruspe e moltissimi camion, la stada del terraplen completamente nuova e allargata, tutti i ponti sono stati riparati e aperti, un incredibile lavoro in due mesi.
Arrivato alla marina, tutto era perfetto, le barche i catamarani e le lance tutte al loro posto, parlando con il direttore della Marina, tre giorni prima hanno riparato tutta la flotta nella baia di Santa Clara, il delfinario e gli hotel, tutti ripristinati.
Anche se avevo qualche canna di scorta a Remedios e attrezzatura per il vertical jigging decidiamo di non prendere la barca grande per le buone notizie dei marinai che ci confermavano molto pesce nei fondali alti dove le onde da nove metri dell'uragano non hanno minimamente influito sull'ecosistema.
Ci organizziamo per prendere la barca piccola per vedere nell'acqua bassa cosa è successo, io Marco e Pietro facciamo 4 ore esplorative,e devo dire che i pesci ci sono come prima, ma i pescatori purtoppo sono un po arruginiti, Marco prende un King macharelle di piccole dimensioni, io in uno spostamento lancio trainando leggermente un lungo artificiale bianco testa rossa ed è subito strike, un gigantesco king macharelle salta e mi strappa tutto, poi è uno stillicidio di barracuda, Marco con il suo artificile giallo e rosso fluo ne prende uno a tiro.
Nella giornata a popper un altro king mi stappa tutto, e ben tre cubere salgono, la prima coglie Pietro impreparato in ferrata, la seconda viene clamorosamente mancata dalla guida e la terza da Marco, visto l'andazzo quando popperando con il color oro di Trabucco, micidiale per le cubere lancio a ridosso di una scogliera, sento un attacco e dò una botta micidiale, la frizione parte e sembra un pesce molto potente, lo domo, ma quando viene sotto la barca vedo che è un grosso barracuda, peccato !!!!!



In questo viaggio non avendo impegni di pesca, con gli amici ho visto anche cose diverse, utili come esperienza per i miei nuovi viaggi di pesca.

CAYO COCCO
Dalle nostre esperienze possiamo garantire per gli appassionati di spinning mare e vertical jigging  i jardines de el Rey  superato solo dai famosi jardines de la Reina, che formano una barriera corallina seconda solo al reef australiano, una meta esclusiva, perché oltre ad esserci solo venti permessi giornalieri, il soggiorno è in un albergo galleggiante, questa vacanza esclusiva  purtroppo non è accessibile a tutti economicamente, la nostra ricerca è stata improntata a cercare qualcosa di simile ma economicamente più abbordabile.
I jardines del Rey comprendono tutto l’arcipelago di Camaguey, nella provincia di S.Clara troveremo il cayo S.Maria, nella provincia di Ciego de Avila da Moron si puo raggingere il cayo Cocco, cayo Guillermo, cayo Romano, cayo Paredon, dove c'è la più bella spiaggia della zona playa Pilar, nella provincia di Camaguey si può raggiungere il cayo Sabinal, questi insiemi di isole sono collegate alla terraferma con una strada percorsa generalmente da un miriade di ponti per il deflusso dell'acqua nell'alta e bassa marea.
Habitat naturale per tutti i generi di pesci, con le su acque poco profonde, in una miriade di corsi d'acqua che percorrono  le foreste di mangrovie, o nelle su bellissime spiagge, alcuni mesi dell'anno assicurano una grande quantità di catture, per gli appasionati di pesca a Trolling, spinning o vertical.



Abbiamo verificato per tutti gli appassionati di pesca la Marina di Cayo Cocco,  due belle barche a disposizione dei pescatori per effettuare Trolling, Vertical jigging, e popping su delle secche di cinque sei metri che formano una specie di schiena prima della laguna, le barche sono da 4 pescatori, nel noleggio è incluso anche il tranfer dall'hotel di soggiono.
La sensazione nel breve giro di prova, mi ha soddisfatto, non abbimo provato il trolling perchè i buoni risultati sono scontati dalle catture dei giorni precedenti, abbondati i Pesci Vela, Lanpughe, e King Macherelle, volevamo esplorare il fondo, ma purtroppo l'ecosonda e stata rotta dall'uragano che è appena passato e presto sarà riparata, nonostante questa difficoltà di pesca alla cieca e il vento che faceva scarrocciare la barca troppo veloce, la sensazione è stata buona, il fondo presenta diverse zone rocciose e ho perso penso una grossa cernia che si è intanata,  dai cento metri e piu in una giornata normale si degrada dolcemente a una schiena di roccia di 35 metri che percorre tutta la baia, la sorpresa che non mi aspettavo è che si puo effettuare del popping o dello spinning per dei lunghi tratti su fondali rocciosi di 5/6 metri lasciando scarroccire la barca, molto interessante, peccato non aver portato le canne da spinning, sommando tutte le possibilità delle pesche che si possono effettuare, sicuramente gli appassionati potranno trascorrere una bella giornata di pesca.