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VIAGGIO APRILE-MAGGIO 2015

LA FIESTA DELLA RICCIOLA

Apro così questa relazione del nostro ultimo viaggio, con immagini per me di rara bellezza: un doppio strike di potenti ricciole.
Io che ho assistito al combattimento, vi assicuro che questi potenti pesci mettono a dura prova attrezzatura e pescatori.
Si dice che nel vetrical jigging i pelagici non contano, perchè di solito sono di passaggio, mentre cernie e pargo sono stanziali e allora vuol dire che il fondo è ricco di pesci, ma ogni anno il Cayo Santa Maria mi stupisce  perchè sino alla fine non saprai mai che cosa troverai, con un continuo rinnovamento comunque ti reserverà sempre sorprese.
Quest'anno la ricciola l'ha fatta da padrona, ne sono uscite una ventina di esemplari di ottima taglia, non contando le varie rotture, anche gli squali hanno fatto la sua parte, seppure non considerati da noi delle prede ambite, solo alla mia lenza ne sono attaccati una quindicina, di cui anche grossi esemplari che comunque con la loro potenza ti facevano divertire e se alla fine non rompevano il terminale li slamavamo prontamente nella prua della barca.
Il primo gruppo composto da me, Marco, Andrea, Pietro  è stato integrato quest'anno da Alessandro esperto pescatore a spinning che ha effettuato diversi viaggi, amante del light spinning in acque ferme i suoi artifiiali mietono parecchie vittime sia dai ponti che dal terraplen del Cayo.
Nella prima uscita di 4 ore purtroppo il tempo è poco, ma comunque escono le prime due ricciole.
Marco colpisce con un long jig azzurro e verde che si rivela micidiale per le ricciole, io ho una abboccata con speed jig più concentrato ma vinta finalmente la ricciola nella ultima ripartenza mi rompe un buon amo a metà e mi devo accontentare di varie catture di piccola taglia.
Andrea con la ricciola riesce a portare a termine la sua cattura, il buon Pedro con le sue magiche blatte effettua una doppia cattura che ha dell'incredibile, un pargo e una cernia si sono contese la blatta con i suoi 4 ami a metà, Alessandro cattura diversi squali e una cernia, nel complessivo della gionata non possiamo lamentarci.








Per le successive due uscite ci raggiungono gli amici di Napoli, il brillante e gioviale Antonello e Nunzio, mentre Alessandro si dedica alle barche piccole per lo spinning, le condizioni delle due uscite fatte con Antonello cambiano completamente, mare piatto in Savonese è arrivata la cippa !!!! Solo nel tardo pomeriggio arriva un pò di brezza che scarroccia la barca, essenziale per il vertical jigging, non ci perdiamo d'anino gli amici Savonesi abili pescatori con esca viva preparano terminali da innesco, una passata in acqua bassa con i sabiki e il bidone della spazzatura diventa la nostra vasca del vivo hahahahhahahaha !!!!!!
L'abilità di un pescatore si misura con la capacità di adattamento a tutte le situazioni che si trovano  per raggiungere lo scopo finale: la cattura del pesce, nel mio equipaggio vi assicuro che abilità e fantasia non mancano.
Alterniamo in questi due giorni negli spostamenti alcune calate con il vertical e se non ci sono risultati visto che la barca non si muove inneschiamo il vivo che si muove da solo, per poi finire la giornata con l'arrivo della brezza a vertical jigging.
I risultati non tardano ad arrivare e iniziano proprio dal doppio strike a vertical jigging di Marco e Andrea; è entusiasmante sentire i mulinelli che sfrizionanano e i fili che quasi si incrociano nelle ripartenze furiose delle due ricciole, ma alla fine i nostri amici hanno la meglio e scatto questa bellissima foto ( V come Vittoria).
Testimoniare con la mia macchina fotografica le emozioni degli amici che porto, mi appaga totalmente per i momenti che sacrifico alla pesca, anche se la voglia di lanciare la mia esca quando c'è un branco di ricciole sotto la barca è tanta, riesco sempre a rispettare il mio ruolo di accompagnatore.



Le due giornate con gli amici napoletani registrano molte catture anche a vertical jigging. non si contano gli innumerevoli squali catturati almeno una ventina nelle due uscite, piacevoli per la potenza, ma quasi di disturbo per slamarli senza farsi male da una parte e dall'altra.
E' sempre Marco che assesta la ferrata vincente notando due lampughe che seguono la nosta barca, lancia il suo gig trattenedolo, e subito una lampuga si lancia all'inseguimento e la ferrata è a vista, dopo innumerevoli salti la lampuga viene catturata.









Michele e Germano con Silvano di Branzi pescatore di salmerini della val Brembana affascinato dalle catture effettuate nell'anno precedente al Cayo arriva più agguerrito che mai, il gruppo arriva da Cabo S.Antonio dove hanno provato un po di vertical senza eccellenti risultati anche per il mare mosso hanno poi ripiegato sulla traina con cui Germano cattura uno splendido King Macherelle


Per l'uscita con gli amici ci dividiamo in due barche, un equipaggio è formato da Germano, Michele e Silvano, che dirigono la barca nel punto delle ricciole e pescano dai sessanta ai novanta mt. è proprio Silvano più agguerrito che mai che cattura due Ricciole, con la sua voglia di pescare e apprendere supera il suo maestro Germano che totalizza solo un big fish di notevoli dimensioni, si rifà comunque con il numero delle catture e con un bellissimo e raro African Pompano il secondo in dieci anni.




Il nostro equipaggio composto da me, Marco, Pietro e Luigi, si dirige invece nel posto delle cernie che non abbiamo ancora provato nelle precedenti uscite, memore della giornata spettacolare di 3 anni fa dove abbiamo catturato una trentina di cernie bellissime e alcuni esemplari anche da 40-45 kg. in 35 metri di acqua, arrivati sul posto con calma piatta lo scarroccio non ci aiuta a trovare la roccia giusta, e i pezzi di mare che tocchiamo sono veramente pochi  anche muovendoci di continuo, effettuiamo diverse catture di cernie, ma non degli esemplare che volevo prendere, unico mio rammarico e non essermi spinto ancora per una decina di chilometri verso l'ingresso del mare aperto.



Luigi, Silvano, Germano e Michele continuano le uscite in barca e di seguito alcune foto che mi hanno inviato, Io Pietro e Marco, partiamo per esplorare altre località di Cuba con meta finale Baracoa, che e esattamente al punto estremo della nostra partenza l'Havana.