A pochi chilometri dal confine il tratto di mare che da
Nizza va ad Antibes, dove da 8 anni io e i soci della S.P.S. Abbiategrasso
dedichiamo una toccata e fuga almeno due volte all’anno, ed è teatro delle nostre
proficue pescate dalla spiaggia.
Nelle mie vacanze nel mese di agosto, nei quindici giorni di
permanenza ho potuto approfondire con l’aiuto del mio amico Jean Pierre la conoscenza di
Antibes e di queste coste.
Essendo appassionato di
snorking e apnea generalmente le
mie pescate sono precedute da un esplorazione diretta del fondo in cui andrò a
pescare, è proprio in queste esplorazioni che mi sono reso conto
della differenza della fauna di questi fondali con i nostri vicini liguri,
oramai super sfruttati e martoriati da reti e palamiti sotto riva, forse questa
forte presenza di pesce è dovuta, perché
in tutta la costa azzurra è vietata la pesca e l’accesso con le barche a una
notevole distanza dalla riva, il confine è segnalato con delle boe e gli accessi
per l’approdo molto radi, ma sopratutto
per la tutela delle leggi Francesi che
su questo sono intransigenti e le barche stanno a debita distanza.
Il sottocosta è quindi riparo di innumerevoli quantità di
pesce pregiato dove la fa da padrona l’orata e la spigola, saraghi, mormore (le più grosse da me viste)
occhiate, cefali, razze e polipi, nonchè di predatori di taglia quali lecce e
riciole nelle mie esplorazioni ad Antibes nella plage de la gravette di cui parleremo più avanti, mi e capitato di
vedere orate da chilo che mangiano sotto i piedi dei bagnanti, saraghi di
taglia, orate da tre quatto chili e branzini che nuotano allegramente nella
baietta con i turisti.
Per gli amanti dello spinning sempre presenti i predatori di taglia quali lecce e ricciole da settembre e nei mesi invernali
sino ad inizio primavere non è raro vedere cacciate a galla di gruppi
di predatori che spingono i cefali sino al sotto riva, di solito i
francesi li pescano con il cefalo vivo a fondo o con galleggiantone, ma
sicuranente un buon popper ottiene gli stessi risultati. Purtroppo in
questi ultini due anni anche qui hanno preso il soppravvento predatori
come il serra e il barracuda, a discapito della nostrana spigola.
Ma se non è difficile
vedere questa miriade di pesci un
altro conto è prenderli, in queste pagine spero di dare consigli utili per
tutti gli appassionati di pesca che trascorreranno li un pò di tempo o la loro
vacanza.
Generalmente i nostri viaggi durando poco sono molto legati alle condizioni del mare ma acuni anni fa anni fa, in una serata di scaduta in quattro abbiamo catturato 48 spigole da sei etti ai due Kg, 10 orate, 2 mormore e un dentice, sere così fortunate sono difficili da ripetere, ma possono anche essere superate, risale all'anno scorso una serata memorabile in cui io, un mio amico suo fratello e suo nipote totalizziamo ben 115 catture di orate e branzini riempendo un balcone di pesce che superarava la migliore pescheria della città, chi ha parecchi giorni a disposizione sicuramente troverà il suo giorno da leone.
Nei vari anni di frequentazione di queste spiaggie ho avuto modo di conoscere e fare amicizia con Thuiller Jean Pierre ex garista parigino a livelli nazionali di pesca al colpo, trasferitosi a Biot da 15 anni essendo ora in pensione è diventato un purista della pesca a surf- casting e pesca solo orate, presente quasi tutti i giorni sulla spiaggia da Marzo a Ottobre.
IL SURF-CASTING
LE ZONE DI PESCA
LA NOSTRA TECNICA
Nelle nostre toccate e fuga che di solito sono per quattro
persone e durano circa tre giorni, prediligiamo la spiaggia bassa e sassosa,
con fondali esclusivamente di sabbia, quella che da Cagnes sur le mer va ad
Antibes al Fort Carrè, con il posteggio vicino per scaricare tutta l’attrezzatura,
dalle nostre esperienze i momenti migliori per pescare coincidono a secondo dei
periodi alla mattina dalle 5 alle 9 alla sera dalle 18,30 alle 22 con massime
punte di pesca al sorgere e al calare del sole sulle spiagge, mentre sulle
scogliere si può insistere anche nelle ore più calde per l’orata.
Sia alla sera che alla mattina cominciamo a posizionare le
canne a surf-casting alla nostra destra e alla sinistra lasciando liberi 10-12 metri al centro, e
cominciamo con una piccola pasturazione di bigattini (in Francia esistono
divieti solo per le misure non per le esche) in tutto lo spazio libero,
sfiondiamo un pò a casaccio anche a diversi metri dalla riva, avvicinandoci
sempre più alla riva, al calar e appena prima del sorgere del sole, la nostra
pasturazione e più cospicua e concentrata in un unico punto, direttamente sotto
riva, peschiamo nello spazio libero spalla a spalla tre a passata con bolognese
da sei metri, e uno, essendo vecchi garisti della trota lago, con un
saltarello, con piombo da 5 agli 8 grammi, utile nei momenti in cui si deve fare
velocità, non abituati alla pesca in mare con il bigattino, i francesi restano
a bocca aperta quando nel momento cruciale che di solito dura circa un ora e
mezza, catturiamo diverse, spigole, orate e mormore; e quando gli diciamo con che esca li abbiamo
presi ripetono più volte “elasticò” (bigatini) “c’est pas possibile”.
La nostra attrezzatura deve prevedere due canne da
surf-casting una 100 gr. e una 150gr. con relativi piombi, girelle moschettoni, segnalatori, ago ecc…
Una canna da passata mare non più corta di 6 o 7 metri, con cui anche in
presenza di una onda lunga, tenendo bene in tensione il filo, riusciremo a
sostenere sempre la nostra pallina sulla cresta dell’onda,sempre pronti per la
ferrata.
In
Francia non è
molto usato ma essenziale è il fluoro carbon per tutti i terminali sia
a
passata che a surf-casting, oltre all’invisibilità il nostro filo deve
garantire un ottima resistenza , perché peschiamo con terminali fini ma
non
sappiamo mai le dimensioni della nostra preda, negli ultimi anni noi
usiamo
sempre per i terminali nelle misure 0,12
– 0,14 saliamo a un 0,16 con un piombino a 35 cm dall'amo se
siamo in presenza di un grande numero di orate nel sottoriva, per la
passata e striscio, sul
mulinello in bobina 0,16 – 0,18 che garantisce una buona resistenza e
elasticità per questi pesci veramente combattivi.
Per il surf casting i
terminali in fluoro carbon saliranno a uno 0,20 – 0,22 – 0,25 In
bobina dello 0,22 con shock
leader dello 0,30 o con shock leader conico in vendita in tutti i
negozi di pesca, che permette una buona fluidità in uscita e adatto
per le lunghe ferrate.
Importanti sono anche gli ami, soprattutto per la passata
ami del 16-18 e a volte 20, che devono garantire un ottima tenuta e soprattutto
non si devono aprire con i branzini scatenati.
Mentre nel surf- casting usiamo ami del
4-6-8 ottimi per innescare i vari vermi di mare e che mantengono la
posizione corretta dell’esca anche dopo ripetuti lanci.
INFORMAZIONI UTILI
In internet si trovano una miriade sistemazioni in appartamenti o alberghi, in camper direttamente sui posteggi a lato spiaggia (sino a giugno), per le nostre esigenze informali prenotiamo sempre al Camping du Pilone situato tra Biot e Antibes, dotato di mobil-home con tutti i servizi forno compreso per gustare le fresche spigole al sale, gestito da Debby Vacances.
DA VISITARE
Reputo
Antibes una dello più belle cittadine della costa
azzurra, non a caso se visitate port Vauban con le sue stratosferiche
barche vi
renderete conto che sono di questa
opinione anche i benestanti di tutto il mondo, ciò che la rende
esclusiva è un
insieme armonioso di buon gusto, con il porto fa da contorno al
centro storico ancora racchiuso dalle vecchie mura, nelle sue
strade e nei suoi bistrot, si respira ancora un aria antica, dai suoi
bastioni si
può ammirare un panorama unico.
Il Museo Picasso situato nel castello Grimaldi abitato sino
al 1608 dalla famiglia Grimaldi, diventa museo dopo il soggiorno dell’artista
nel 1946, si possono ammirare le numerose opere lasciate alla citta’.
Il museo d’archeologia creato nel 1963 nei bastioni di San
Andrea fortificazione costruita nel XXII° secolo.
La cattedrale del XXII° secolo situata in rue de la Paroisse nella vecchia Antibes.
Il museo Napoleoniano presso la batterie du Graillon.
Il mercato Provenzale nella vecchia Antibes.